La vita di S. Ranieri

La vita di S. Ranieri

Ranieri Scacceri (Pisa, 1118 – Pisa, 17 giugno 1161) fu un eremita italiano. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica ed è il patrono della nostra città.

La vita di Ranieri ebbe una profonda trasformazione negli anni della giovinezza: nato nel 1118 da Gandolfo Scacceri, un ricco mercante di Pisa, trascorse la gioventù in frivolezze finché, a diciannove anni, incontrò Alberto, un eremita che era venuto ad abitare in città presso il monastero di San Vito: seguendo il suo esempio Ranieri scelse di abbandonare tutte le sue ricchezze per vivere in completa povertà. Si trasferì poi come pellegrino in Terra Santa dove soggiornò diversi anni dandosi alla mortificazione del corpo e alla penitenza.

Ritornò a Pisa nel 1154 e si ritirò nello stesso monastero di San Vito dove anni prima aveva incontrato l'eremita Alberto. Già durante la sua vita si era diffusa la notizia di miracoli da lui compiuti. Morì in odore di santità nel 1161, il 17 giugno.

La leggenda narra che alla sua morte le campane di Pisa suonarono da sole, tutte assieme, senza che nessuno le toccasse.

Molte sono le leggende che accompagnano la figura di Ranierie vivono ancora nell'immaginario collettivo della città, non solo legate alle sue gesta da vivo. Ad esempio, da tempo immemore i pisani si tramandano la tradizione riguardante la burrasca di San Ranieri, secondo la quale ogni anno, nonostante il clima estivo, il santo metterebbe alla prova i propri concittadini scatenando la pioggia sulle loro teste.