Contratto di locazione a uso transitorio: cos'è e come funziona?

Contratto di locazione a uso transitorio: cos'è e come funziona?

Il contratto di locazione a uso transitorio, ma cos’è e come funziona? Ecco, per te, tutte le indicazioni più importanti per capire se è il caso di utilizzarlo e in quale modo. 

  • Contratto di locazione a uso transitorio: modello e caratteristiche
  • Contratto di locazione a uso transitorio: registrazione
  • Contratto di locazione a uso transitorio: rinnovo e recesso
  • Contratto di locazione a uso transitorio con cedolare secca

Contratto di locazione a uso transitorio: modello e caratteristiche

Quando si viaggia per lavoro o ci si trasferisce per studio, magari per un breve periodo, in un’altra città, la prima esigenza è quella di trovare un appartamento di appoggio, da prendere in locazione.

Tra tutti i contratti di affitto esistenti in Italia, quello ideale, che potresti utilizzare se ti trovassi in una di queste circostanze, è il contratto di locazione a uso transitorio.

Il contratto di locazione a uso transitorio può essere la risposta migliore per le tue esigenze. Tu, in qualità di conduttore, potresti avere bisogno, ad esempio, di prendere in affitto una casa solo per un tempo breve e determinato e per specifiche necessità.

Tieni presente, però, che il contratto di locazione a uso transitorio, così come stabilisce l’art. 2 del Decreto Ministeriale n°15 del 16/01/2017, è destinato alle locazioni temporanee, ma non a quelle turistiche. Questa tipologia di contratto iene stipulata per soddisfare particolari esigenze abitative, che sono solitamente legate a motivi di studio o lavoro.

 

Ma quali sono le caratteristiche del contratto di locazione a uso transitorio che devi tenere presente? Queste sono le più importanti:

    • periodo limitato nel tempo: quello in cui il proprietario, e quindi il locatore,  mette a disposizione il proprio immobile, al conduttore, colui che lo prende in affitto, in cambio del pagamento di un corrispettivo periodico. La durata di questo contratto, disciplinato dall’art.  della legge n. 431 del 1998, è inferiore ai 4 anni dei contratti a canone libero, che sono rinnovabili per altri quattro, o ai 3 anni dei contratti a canone concordato, che sono rinnovabili per altri due anni. Il contratto, infatti, prevede una durata minima di 30 giorni e massima di 18 mesi, ma senza rinnovi;

 

    • canone libero: di solito può essere stabilito liberamente tra il locatore e il conduttore, ma in alcune aree metropolitane, come quella di Milano, Roma, Napoli e Torino, bisogna attenersi agli accordi territoriali;
    • deposito cauzionale: per il conduttore è previsto un deposito di massimo 3 mensilità, che servono come garanzia delle condizioni contrattuali pattuite e del rilascio dell’immobile in buon stato;

 

    • esigenze specifiche: il contratto di locazione a uso transitorio può essere pattuito solo in casi particolari come trasferimenti per periodi brevi per motivi di studio e di lavoro (a termine). Altri motivi possono essere anche: il bisogno di assistere un familiare per problemi di salute, non avere temporaneamente la propria casa perché è in ristrutturazione o a causa di calamità o perché ci si è separati dal coniuge;
    • modello: come tutti i contratti di locazione anche quello a uso transitorio ha il suo modello, predisposto dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Il modello prevede obbligatoriamente la presenza, all’interno, di diverse informazioni come, ad esempio: la descrizione dell’immobile, i dati anagrafici delle parti, le modalità di versamento e l’importo del canone, l’indicazione della durata della locazione e, soprattutto, l’espresso riferimento all’esigenza transitoria, che deve essere documentata con attestazioni che vanno allegate al contratto stesso. Il modello è una bozza del contratto di locazione a uso abitativo transitorio, una bozza che include tutte le parti fondamentali che devono essere presenti all’interno di un contratto.

Contratto di locazione a uso transitorio: registrazione

Contratto di locazione a uso transitorio, come funziona la registrazione?

La registrazione del contratto di affitto è obbligatoria e deve essere fatta entro 30 giorni dalla data della stipula o dalla sua decorrenza, nel caso in cui fosse anteriore.

Come anticipato, nel contratto bisogna indicare tutti gli elementi fondamentali, ma perché venga registrato devono essere necessariamente presenti tutte queste informazioni:

  • le generalità di locatore e conduttore;
  • la descrizione dell’immobile;
  • l'esigenza transitoria della locazione con idonea documentazione allegata (se non venisse dichiarata il contratto rientrerebbe subito nella tipologia ordinaria a canone libero 4+4.);
  • la durata della locazione;
  • l'importo del canone;
  • le modalità di pagamento del canone;
  • clausola dove viene prevista la ripartizione delle spese tra locatore e conduttore;
  • clausola che stabilisce il divieto di sublocazione;
  • la dichiarazione di aver ricevuto e preso visione delle informazioni e della documentazione, che deve includere anche l’attestato di prestazione energetica (APE).

Contratto di locazione a uso transitorio: rinnovo e recesso

È possibile recedere dal contratto di locazione a uso transitorio?

Sì, anche se è vero che questa tipologia di contratto non prevede un rinnovo quando il contratto è in scadenza. Infatti il contratto cessa in maniera automatica quando il periodo stabilito giunge al termine. Quindi non si parla mai di disdetta nel contratto di locazione a uso transitorio, poiché la disdetta è quella operazione con cui puoi impedire che ci sia il rinnovo automatico del contratto in scadenza.

Puoi invece recedere dal contratto di locazione a uso transitorio, ma solo per gravi motivi e dando il preavviso nei tempi stabiliti dalla normativa o secondo la tempistica che hai concordato con il locatore nel contratto che avete firmato.

Secondo la legge questi sono i tempi necessari per richiedere il recesso del contratto:

 

    • 1 mese di preavviso:  in caso di contratto la cui durata è pari o inferiore ai 6 mesi;
    • 3 mesi di preavviso:  in caso di contratto superiore a 12 mesi.

Contratto di locazione a uso transitorio con cedolare secca

 

Contratto di locazione a uso transitorio con cedolare secca?

Sì, anche per questo contratto è prevista una tassazione con cedolare secca con aliquota al 10%.

Grazie al regime fiscale della cedolare secca puoi ottenere un’imposizione fiscale agevolata.